Dal vento l’energia per tutto il pianeta

L'energia del vento potrebbe sostenere le richieste dell’interno pianeta. A rivelarlo la ricerca, condotta da Kate Marvel del Lawrence Livermore National Laboratory, in California, pubblicata su Nature Climate Change. Un modello climatico stima la quantita' di energia che potrebbe essere generata dalla superficie, circa 400 terawatt (TW) e in alta quota, 1.800 TW, tenendo in considerazione i soli limiti geofisici. Mentre il fabbisogno energetico attuale della Terra si attesta attorno ai 18 TW. L'energia eolica, una fonte primaria di energia elettrica ad emissioni quasi zero, e' storicamente estratta dalle turbine poste sulla superficie, ma i venti ad alta quota, le correnti a getto, sono generalmente piu' stabili e più veloci. ''Per ipotizzare i limiti sulla quantita' di energia cinetica che può essere estratta dall'atmosfera, abbiamo considerano solo il caso ideale in cui la distribuzione della trasformazione venisse effettuata in modo uniforme'', commenta Marvel. ''Abbiamo dimostrato che quantità equivalenti di energia estratta hanno conseguenze diverse per il clima della Terra e sulla circolazione in generale – prosegue – se ottenute sulla sola superficie o in tutta l’atmosfera''. Secondo i ricercatori future ricerche fisseranno dei limiti geofisici per l'estrazione di energia eolica in contesti piu' realistici. ''Tuttavia, sembra che il futuro dell'energia eolica sara' determinato da vincoli economici, politici e tecnici, piuttosto che da limiti geofisici globali''. (ANSA).

I rinoceronti di Giava e Sumatra a rschio estinzione

WWF, 23 PAESI MONDO MINACCIANO ELEFANTI, RINOCERONTI E TIGRI
 Si allunga la lista mondiale delle specie in via di estinzione: i rinoceronti di Giava e di Sumatra entrano tra le 100 specie a maggiore rischio di estinzione nel mondo. Tra i fattori di minaccia, bracconaggio e deforestazione. Lo rende noto il WWF. I pochi individui rimanenti in Asia di queste due specie sono stati infatti identificati dagli ambientalisti come alcuni degli animali più minacciati al mondo. La lista delle 100 specie a maggior rischio di estinzione è stata rilasciata dalla Società Zoologica di Londra e dall'IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) ai governi e alle organizzazioni ambientaliste in grado di raccogliere per il Congresso Mondiale della Conservazione dell'IUCN. Attualmente si contano meno di 50 rinoceronti di Giava, tutti in un unico parco nazionale indonesiano. I rinoceronti di Sumatra vivono in alcune località sparse in tutta Sumatra e nel Borneo, per un numero inferiore a 200 esemplari. Inoltre la riproduzione in cattività di questi animali non è abbastanza veloce tale da garantirne la sopravvivenza in caso di malattia, eruzioni vulcaniche o tsunami.
ansa

Energia: quattro aziende italiane in indice 'verde' borsa New York

ROMA, 13 SET - Sono quattro le aziende italiane, che operano nel campo dell'energia, incluse nell'indice di sostenibilita' del Dow Jones.

Sono Eni (che ha ricevuto il riconoscimento del Carbon performance leadership index 2012), Enel, Snam e Terna a rientrare nella cornice 'verde' della borsa newyorkese per gli impegni assunti in campo ambientale. L'indice di sostenibilita' del Dow Jones tiene infatti conto di diversi fattori, dalla corporate governance alla rendicontazione e gestione ambientale, dalla capacita' di riduzione di emissioni e consumi ambientali all'impegno a favore delle comunita', fino alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro.


In particolare per Eni si trattata di una conferma, per il sesto anno consecutivo. La scelta - spiega la societa' del Cane a sei zampe - e' stata dovuta ''all'impegno assunto nella riduzione delle emissioni di gas serra e per la mitigazione dei rischi'' relativi al ''cambiamento climatico''. Quest'anno - conclude l'Eni - il premio e' ''costituito da 33 aziende internazionali selezionate'', tra le 500 societa' a maggiore capitalizzazione a livello mondiale, ''per aver mostrato strategie ben definite in tema di cambiamenti climatici e riduzione delle emissioni''. (ANSA).

Riciclare il vecchio cellulare aiuta l’ambiente

Quante volte sentiamo ripetere, soprattutto attraverso i media, che il rispetto per l’ambiente è condizione essenziale per vivere meglio?
Ebbene, guardandoci intorno, navigando su internet, informandoci attraverso i giornali, sicuramente saremo in grado di reperire tanti suggerimenti utili per riciclare e riutilizzare una molteplicità di oggetti divenuti ormai vecchi o non più funzionanti, invece di gettarli tra i rifiuti, alimentando la diffusione dell’inquinamento e l’aumento della produzione di spazzatura.
Prendiamo, ad esempio, il cellulare, un dispositivo ormai nelle mani di grandi e piccoli, di cui non si può fare a meno e che la tecnologia rende sempre più evoluto e di conseguenza indispensabile.
Quando esso è divenuto ormai inutilizzabile, lo si può riciclare sfruttando l’idea di un’azienda tutta italiana, che propone di consegnare il vecchio telefonino a  negozi specializzati ed affiliati al progetto, trasformati in veri e propri centri di raccolta, ricevendo in cambio denaro o buoni da spendere in qualsiasi altro negozio convenzionato.
I cellulari raccolti vengono a loro volta rimessi a nuovo e resi funzionanti, per poi essere venduti ai Paesi in via di sviluppo.
Questa importante iniziativa di Celluvale, così si chiama l’azienda promotrice, ci spinge a contribuire concretamente alla tutela dell’ambiente, compiendo un semplice gesto, che unito a tutti gli altri può rendere maggiormente raggiungibile un obiettivo importante: costruire un mondo più pulito.
mondoeco.it

In Scozia centrale eolica piu' grande mondo

Quasi meta' dell'elettricita' consumata in Scozia potrebbe essere fornita dal vento, se verranno approvati i piani della Moray Offshore Renewables. Come riporta il Guardian il parco eolico per cui sono appena stati chiesti i permessi, nel nord del paese, sara' il piu' grande al mondo

Il progetto da 4,5 miliardi di sterline, circa 6,7 miliardi di euro, elaborato dalla societa' mista che vede la partecipazione di soci spagnoli, portoghesi e cinesi, prevede l'installazione di 339 turbine su una superficie di 300 chilometri quadrati a largo della contea di Caithness per una produzione di 1,5 Gigawatt di elettricita', sufficiente al 40% delle case scozzesi: "Lavoreremo a piu' di 12 miglia dalla costa - spiega Dan Finch, direttore del progetto - e dovremmo iniziare la produzione di energia nel 2018. A pieno regime la centrale fara' risparmiare tra i 3,5 e i 4,5 milioni di tonnellate di CO2 rispetto alle centrali a carbone".
L'unica opposizione alla costruzione della centrale espressa finora e' quella del miliardario statunitense Donald Trump, secondo cui le turbine, altr 200 metri, rovineranno il panorama del nuovo campo da golf che voleva costruire nell'area.


ansa

In Italia a fine secolo 50 giorni l'anno con 35 gradi

Stagioni come quella che sta per finire, già finita sul podio di quelle più calde di sempre, potrebbero venire ricordate fra non molto come 'non cosi' male'. Secondo una nuova mappa pubblicata dall'Agenzia Europea per l'Ambiente nelle città italiane, e in generale in quelle del sud Europa, entro fine secolo ci saranno almeno 50 giorni l'anno di caldo torrido. La mappa, basata sui dati del rapporto 'Urban adaptation to climate change in Europe' della stessa agenzia, esamina 500 città in tutto il continente, tenendo conto anche della percentuale di verde sulla superficie totale, fondamentale per limitare il cosiddetto 'effetto dell'isola di caloré, cioé l'aumento della temperatura dovuto al calore accumulato dal cemento. Per l'intera Italia, il sud della Francia e della Spagna, la Serbia e parte della Turchia gli esperti hanno calcolato che nel periodo tra il 2071 e il 2100 per almeno 50 giorni all'anno la temperatura sarà superiore ai 35 gradi di giorno e ai 20 gradi di notte: "La mappa mostra chiaramente che le aree verdi urbane possono dare un po' di sollievo nelle ondate di calore - scrivono gli esperti dell'agenzia - e che invece la densità di popolazione molto alta accentua l'effetto 'isola di calore'. Queste informazioni danno un'idea veloce dei problemi di adattamento delle città".


ansa

Ambiente: Europa "colonizzata" da mammiferi alieni, studio

Europa "sotto assedio" dei mammiferi alieni. Nel corso della storia visoni, cinghiali, procioni e castori hanno invaso il vecchio continente in misura molto maggiore di quanto finora si pensasse. Ad affermarlo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Integrative Zoology.




Lo studio, condotto dai ricercatori dell'Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale di Roma e dall'equipe di specialisti sulle specie invasive dell' International Union for the Conservation of Nature (IUCN), ha scoperto che 71 specie di mammiferi hanno invaso l'Europa fin dal Neolitico ed altre 30 hanno esteso con successo la propria conquista. L'analisi ha rilevato inoltre che mammiferi alieni sono stati introdotti in Europa almeno 740 volte; ne sono un esempio il cinghiale, che e' stato "importato" in Sicilia nel neolitico, o piu' recentemente nel 2009 l'introduzione degli scoiattoli rossi americani in Danimarca e dei castori canadesi in Belgio e Lussemburgo nel 2010. "I dati mostrano un drammatico aumento del tasso di invasione dall'inizio del 20° secolo, che e' ancora in corso", dicono i ricercatori nella loro relazione. Il costante aumento di questi fenomeni solleva, secondo gli esperti, una serie di preoccupazioni per il futuro di un numero significativo di specie autoctone. (ANSA)