Giochi smart senza batterie, l'energia viene dal movimento

GIOCATTOLI SMART (foto: American Chemical Society) © ANSA

I giocattoli dei bambini in futuro potrebbero avere le funzioni elettroniche, come le luci o i suoni, senza però essere alimentati da batterie. In uno studio pubblicato sulla rivista Sustainable Chemistry & Engineering, un gruppo di ricercatori sudcoreani ha dimostrano la possibilità di creare giochi 'smart' partendo da oggetti tradizionali come le paperelle di gomma. La trasformazione è resa possibile da nanogeneratori che prendono energia dalle vibrazioni meccaniche.

L'impiego della tecnologia, dicono gli esperti, consente applicazioni che vanno anche oltre l'industria ludica, ad esempio nei sensori medici e nei dispositivi indossabili.

La chiave è l'effetto triboelettrico, che è lo stesso effetto sperimentabile quotidianamente con l'energia statica. Si tratta di un fenomeno elettrico che si genera quando avviene un trasferimento di cariche elettriche tra due materiali diversi strofinati tra loro. Nella ricerca sono stati usati nanogeneratori triboelettrici, che amplificano e convertono questa energia biomeccanica in una forma utilizzabile.

Nell'esperimento gli studiosi hanno creato nanogeneratori fatti con elettrodi di alluminio e una pellicola eco-compatibile simile al silicone, e li hanno applicati a papere di gomma e giocattoli battimani. L'energia creata è risultata sufficiente per accendere alcune luci a Led posizionate sui giochi.
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Votata risoluzione ONU che apre a Patto mondiale ambiente

L'assemblea generale delle Nazioni Unite © EPA

ROMA - L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che rappresenta il primo passo verso la creazione di un Patto mondiale per l'ambiente.
    Con sette astenuti e cinque contrari (Stati Uniti, Russia, Turchia, Siria e Filippine), la risoluzione chiede al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, di elaborare un rapporto per la prossima sessione dell'assemblea generale che inizierà a settembre, rapporto in cui si identificano e si valutano le possibili lacune nel diritto ambientale internazionale e nei relativi strumenti giuridici.
    E' inoltre istituito un gruppo di lavoro volto a discutere le possibili opzioni per affrontare le lacune eventuali. Obiettivo è formulare raccomandazioni all'assemblea nel 2019, che potrebbero comprendere una conferenza per "adottare uno strumento internazionale".

"Il deterioramento senza precedenti del nostro ambiente sta già causando centinaia di migliaia di morti dovute al riscaldamento planetario, all'inquinamento di aria e acqua, al peggioramento della biodiversità e del suolo", ha detto l'ambasciatore francese all'Onu, Francois Delattre, prima del voto. "Questi attacchi all'ambiente stanno colpendo in primo luogo le popolazioni più vulnerabili. Se non agiamo in modo deciso - ha concluso - ci esporremo a conseguenze disastrose: l'esaurimento delle risorse naturali, le migrazioni e un'ondata di conflitti".
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