Londra citta verde

In uno scenario caratterizzato dall'insediamento di oltre il 50% della popolazione mondiale in aree urbane, è sempre più evidente il ruolo di primo piano che le grandi città giocheranno nelle sfide relative al cambiamento climatico. Eppure, basterebbe sfruttare le tecnologie attualmente esistenti per ridurre drasticamente l'impronta ecologica di una megalopoli, con grandi vantaggi economici. Lo dimostra uno studio Siemens-McKinsey con un focus su Londra.
La capitale britannica rappresenta certamente una tra le più importanti al mondo, grazie al suo glorioso passato, ma anche alla sua grande influenza in fatto di cultura, economia e arte. Significativo, a tal proposito, quanto affermato in poche parole in merito alla sua ricchezza dal saggista e poeta Samuel Johnson: "quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, perché a Londra si trova tutto quanto la vita può offrire".
Metropoli multietnica per eccellenza, Londra è la città più popolata dell'UE, con circa 7,5 milioni di abitanti. L'area metropolitana è la più ampia d'Europa, conta oltre 14 milioni di residenti, superando così, dal punto di vista demografico, nazioni come Lussemburgo e Svizzera.
E' davvero ambizioso pensare di trasformare una città estesa e popolosa in un esempio in termini di sostenibilità ambientale? Secondo uno studio Siemens realizzato con la collaborazione di McKinsey, investire nelle tecnologie già oggi esistenti potrebbe portare grandi vantaggi, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche di risparmi economici, senza minimamente intaccare lo stile di vita dei suoi abitanti.
Basterebbe isolare meglio gli edifici, ad esempio, per tagliare le emissioni di CO2 di circa il 10% entro il 2025. Una misura che garantirebbe un risparmio annuale di circa 150 milioni di euro. Inoltre, una maggiore efficienza nella termoregolazione dei building potrebbe portare ad un ulteriore saving di circa 400 milioni di euro sempre entro il 2025, eliminando circa 2,7 megatonnellate di anidride carbonica.
Particolarmente strategici, inoltre, gli investimenti nel settore energetico: in questo campo, le maggiori potenzialità di abbattimento di CO2 riguardano le centrali a ciclo combinato, capaci di emettere circa 1,3 megatonnellate di anidride carbonica in meno, per un risparmio di oltre 200 milioni di euro entro il 2025. Una centrale a ciclo combinato sfrutta, infatti, la combinazione di una turbina a gas e di una a vapore per generare energia a partire da un unico combustibile: recuperando quella termica dai gas di scarico della turbina a gas ed impiegandoli per generare vapore, il ciclo combinato è in grado di raggiungere altissimi valori di efficienza.
Un altro obiettivo primario è sicuramente la razionalizzazione delle risorse idriche: basterebbe una maggiore efficienza nelle applicazioni domestiche, ad esempio, per ridurre il consumo di acqua di oltre 60 milioni di metri cubi in meno di vent'anni.
Sul fronte rifiuti, il riciclaggio è senz'altro la pratica meno costosa e più sostenibile. Per tutto ciò che non può essere sottoposto a questi cicli, sono disponibili numerose soluzioni tecnologiche capaci di ridurre l'impatto ecologico, come ad esempio la trasformazione dei rifiuti biodegradabili in biogas.
Per quanto riguarda i trasporti, la pubblica amministrazione potrebbe dare un contributo determinante investendo ad esempio in bus ibridi, assicurando così alla città un risparmio stimato in circa 50 milioni di euro.
Senza considerare le ricadute sempre più vantaggiose - anche a livello economico - che sarà possibile ottenere nel tempo. Lo sviluppo tecnologico, infatti, procede a ritmi sostenuti con grandi benefici sui costi: ad esempio tra il 1975 e il 2003 il costo per kWh di energia solare è calato di oltre il 90%.
La ricerca Siemens-McKinsey sulla sostenibilità urbana sottolinea infine l'importanza di un approccio integrato, basato su un'azione sinergica fra le diverse aree di intervento. Dunque le sfide della sostenibilità ambientale dovranno essere affrontate con una prospettiva sistemica, in grado di in grado di valutare le più complesse ramificazioni economiche e sociali nel miglior modo possibile.
di Elsa Negri - da Siemens Newsletter.

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